Emiliano Salvetti

Nasce nel 1979. Già fin da ragazzo dimostra un profondo interesse per il disegno, che lo porterà a frequentare con soddisfazione l’Istituto d’Arte di Pisa. Durante questi anni parteciperà ad alcuni concorsi di pittura dei quali uno in particolare lo vedrà vincitore all’età di 16 anni. Una volta diplomato frequenta per circa due anni lo studio di un affermato pittore livornese dove affinerà le varie tecniche pittoriche ed i fondamentali del disegno creativo. 
Dopo un periodo di inattività, trova nuovamente la voglia e l’ispirazione di ricominciare a dipingere, stimolato dalla sua città, Livorno, dal mare e dalle sue tradizioni. 
La visita alla Casa natale di Amedeo Modigliani, uno dei suoi pittori preferiti, nonché punto di ispirazione, lo spingeranno a trovare la propria strada. 
La forte passione lo porterà ad una continua sperimentazione di nuove tecniche e di nuovi materiali, troviamo realizzazioni su carta e cartone di “risulta”, nonché legno e foglie secche, arrivando a dare finalmente corpo ad uno stile marcatamente personale e sorprendente. 
Ciò che rende unica la cifra stilistica di Salvetti è la sua “incapacità” di accettare clichè o mode transitorie; quello che alimenta il suo desiderio di dipingere è oggi, come lo era fin da ragazzo, il suo sguardo sempre aperto, curioso ed originale quando si confronta con la storia (serie del mare e della pirateria), nostalgico e malinconico quando analizza l’ amicizia o si rivolge ai suoi affetti più cari (notevoli le serie ad essa dedicate ed alcuni ritratti familiari) o teneramente schietto quando racconta la sua Livorno e chi ogni giorno la vive e la caratterizza. 
Emiliano Salvetti e la pittura, col suo dirompente impatto quando scaturisce dall’ inspirazione, sono un “unicum” indissolubile, perché reciprocamente connessi e necessari al raggiungimento di un “equilibrio perennemente instabile” e dunque foriero di continui cambiamenti e realizzazioni originali e godibili.